JOY - SCHERZI DI GIOIA
CAST TECNICO ARTISTICO
Sceneggiatura e Regia: Adriano Wajskol
Fotografia: Claudio Zamarion
Scenografia: Biagio Fersini
Costumi: Valter Azzini
Musica: Rodolfo Matulich
Montaggio: Ugo De Rossi
Prodotto da: Adriano Wajskol per Making Pictures
(Italia, 2002)
Durata: 80'
Distribuzione cinematografica: Orango Film Distribuzione
PERSONAGGI E INTERPRETI
Tony: Adriano Wajskol
Alice: Catherine Spaak
Nino: Philippe Leroy
Stella: Silvia Cohen
La benzinaia: Mietta
La piccola Joy, una bimba dotata di una grande immaginazione, ha il "potere" di rendere la sua famiglia protagonista di tre viaggi fantasiosi.
Nel primo, i due fratelli, Mimì e Dodò s'impossessano di un aereo carico di bambini e volano su Saturno, luogo magico e puro, per evitare le brutture della terra.
Nel secondo Nino e Alice, i nonni di Joy, sono una coppia di mezza età che sullo yacht dei loro sogni vive una nuova storia d'amore.
Nel terzo e conclusivo atto Tony e Stella, i genitori della piccola, stanno per litigare ma vengono catapultati dalla bambina nel caotico e conflittuale mondo esterno, allo scopo di fare ritrovare ai due l'armonia familiare della casa.
Opera prima del poliedrico Adriano Wajskol, qui attore ("I laureati", "La leggenda del pianista sull'oceano"), sceneggiatore, regista e produttore, Joy - Scherzi di gioia si rivela un film inusuale nel panorama cinematografico italiano. Innanzitutto perché raramente la nostra cinematografia ha realizzato lavori concepiti per un pubblico di giovanissimi. Il soggetto "fantasy" ed il tono naif ed ironico che pervade il film potrebbero poi spiazzare chi è in cerca del classico film comico italiano.
Il merito invece di Joy, di cui la sceneggiatura risulta poco più di un canovaccio, sta proprio nella sua leggerezza e nell'abilità del regista nell'infondere ai suoi personaggi un tono surreale che richiama la comicità di Jacques Tati, fatta cioé più di situazioni e di fisicità che di parole, come nell'episodio centrale, il più riuscito dei tre, che vede Philippe Leroy e Catherine Spaak nei panni di due amanti non più giovanissimi.
Da segnalare l'ottimo lavoro di tutto il cast tecnico, dalle musiche di Rodolfo Matulich, alla fotografia di Ugo De Rossi e le scenografie di Biagio Fersini che donano al film un segno grafico e colorato assai prossimo all'immaginario fumettistico.
Joy-Scherzi di gioia si rivela dunque un film adatto a tutta la famiglia per un pomeriggio spensierato all'insegna di una comicità garbata e intelligente.
http://www.tempimoderni.com/2002/settembre/film/joy/joy.htm