Dio fa qualcosa (1996)

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zon@ venerdi
00giovedì 2 giugno 2005 13:24
Dio fa Qualcosa

Io non so se puoi sentirmi, e neppure se ci sei
ne se ti soffermeresti sui pensieri miei
so che sono una gitana, e non oserei di più
che pregare intensamente per la gente come me
Dio, fà qualcosa, per quelli che
un gesto d'amore, non sanno cos'è
Dio, questa gente, confida in Te
e solo il tuo amore salvarli potrà
Vorrei di più di ciò che ho
Vorrei per sempre la gloria e l'onor
Vorrei l'amor, gioia nel cuor
Che Dio mi aiuti ogni giorno per sempre
Grazie per quando possiedo già
io so non e' tanto, ma a me basterà
prego per gli altri, fuori di qua
falli sentire i figli di Dio.
Sono indifesi, ma figli di Dio
zon@ venerdi
00giovedì 2 giugno 2005 13:27
Mietta è insuperabile in tutto, non è bastata l'interpretazione della canzone del cartone di Natale della Disney "Dio fa qualcosa", (voce di Demi Moore nella versione originale)...L'intero cartone viene doppiato dalla stessa Daniela, che dimostra versatilità e la parte è adattissima: Esmeralda è una gitana grintosa e di una bellezza mozzafiato anche per lo sfortunato Quasimodo. Emozionante la preghiera cantata rivolta a Dio che "Mietta" interpreta abbracciando la "sua" capretta. Le altre canzoni sono del bravo Massimo Ranieri e la sigla finale "Quando" è affidata ai Neri per caso. Complimenti, la tua voce resterà nel film-cartone per secoli e generazioni!
Le musiche sono di Alan Menken, il testo di Michele Centonze (God helps the outcasts nella versione originale) . Esmeralda è esattamente come Mietta: mora, passionale e rapita dai sentimenti...Oltre al brano versione cartone con coro, troviamo una single version interpretata dalla sola Mietta.
zon@ venerdi
00giovedì 2 giugno 2005 13:30
Trama: Liberamente ispirato al romanzo Notre-Dame de Paris (1831) di Victor Hugo. Conferma il cambio della politica culturale della Walt Disney, avviato con La bella e la bestia (1991), per un cinema d'animazione più "adulto". Con quel film, diretto dagli stessi due registi, ha in comune la dimensione inquietante della paura e della mostruosità; un contenitore spaziale di fosca grandiosità gotica; una vicenda ricca di conflitti drammatici. Ancor più importante sul piano ideologico, c'è il tema del "diverso" combinato con la difesa delle minoranze etniche (i pellerossa in Pocahontas, qui i gitani della Parigi nell'XI secolo): per la prima volta nei cartoons disneyani l'eroe è un disabile. Funziona egregiamente a tutti i livelli: drammatico, figurativo, grafico, dinamico, anche per merito delle sue componenti "adulte" come Frollo che è un "cattivo" di sinistra grandezza, le musiche di Alan Menken, la dimensione carnevalesca, dunque trasgressiva e demoniaca, della Corte dei Miracoli e della festa dei fools. Le voci italiane sono di Massimo Ranieri (Quasimodo), Mietta (Esmeralda), Eros Pagni (Frollo), Roberto Pedicini (Febo).


Regia: Gary Trousdale, Kirk Wise
zon@ venerdi
00giovedì 2 giugno 2005 13:31
IL GOBBO DI NOTRE DAME

( titolo or.: The Hunchback of Notre Dame - USA - 1996 - 86min - Colore)

di Gary Trousdale, Kirk Wise

voci: Massimo Ranieri (Quasimodo), Mietta (Esmeralda), Eros Pagni (Frollo), Roberto Pedicini (Febo)

GENERE ANIMAZIONE
VOTO 9 / Un ottimo titolo ed un capitolo weird in casa Disney
WEIRD 1/4 - Uno, o forse il primo film della Disney, con suggestioni decisamente adulte.
SESSO 1/4 - Appunto le suggestioni di cui si parla sopra (e sotto...)
VIOLENZA 0/4 - Zero.
SANGUE 0/4 - Zero.
PAURA 0/4 - Zero.

Tralasciamo per una volta la trama che dovrebbero conoscere tutti (spero) e soffermiamoci sulle considerazioni.

Perché questo innocuo film d'animazione dell'innocua Disney recensito fra gli incubi dell'horror e le weirditudini assortite di questo sito? Presto detto. La Disney già da tempo (da La Bella e la Bestia) si era indirizzata verso un formato di storia più adulto che potesse essere letto su due livelli: quello più basic dai piccoli ed uno superiore, più corposo, dal pubblico maturo. Il Gobbo di Notre Dame presenta delle novità: l'eroe è un disabile, è un deforme (cosa rara da vedere sul grande schermo) e le atmosfere sono quelle fosche dell'architettura gotica. Ma soprattutto c'è il cattivo, un vero cattivo da manuale. Frollo. Il personaggio di Frollo è tratteggiato con un disegno che lo distingue decisamente dagli altri protagonisti dell'animazione, è spigoloso, è dominato da colori freddi. In più, ed è questo che fa del Gobbo un film "degno" di entrare in reXtricted, Frollo è davvero scosso e dominato dal desiderio di possedere fisicamente la bella Esmeralda. La vera natura perversa dell'uomo/prete/religiosissimo si rivela in quel magistrale pezzo di bravura tecnico-artistica del suo monologo in cui, davanti al camino, confessa la sua segreta lussuria verso la donna. In un'enorme stanza dai toni blu, deformata nel disegno come deformata è l'anima scura di Frollo, l'unico colore caldo è quello del fuoco della passione che divampa e prende le forme di una sensualissima Esmeralda. Frollo è terribile, pronto ad uccidere un neonato (come vediamo all'inizio della pellicola) ma è anche un essere umano fragile il cui castello di morale crolla sotto il peso dell'amore. Tutto questo fa del Gobbo di Notre Dame il film d'animazione "meno indicato" per i piccoli frugoletti e fa del cattivissimo Frollo l'unico personaggio che davvero valga la pena di ricordare in tutto il film, anche perché alla fine il cartone torna sui binari del easy melenso con Quasimodo appagato per l'abbraccio di una bimba mentre Esmeralda è già lingua in bocca con il rivale in amore Febo. Ma quando mai!?...Comunque la scena è commovente...e comunque è un film da vedere.


http://www.exxagon.it/gobbo%20di%20notre%20dame.htm
zon@ venerdi
00martedì 21 giugno 2005 12:21
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